In Sardegna

Povertà in aumento in Sardegna. La Caritas: "Le famiglie indigenti sono passate dalle 107 mila nel 2013 alle 108 mila circa l'anno scorso"

La Sardegna negli ultimi 15 anni si è impoverita, anche se dal 2013 l'Istat considera stabile attorno al 15% la quota di famiglie in povertà.

Povertà in aumento in Sardegna. La Caritas:

Di: Redazione Sardegna Live


La Sardegna negli ultimi 15 anni si è impoverita, anche se dal 2013 l'Istat considera stabile attorno al 15% la quota di famiglie in povertà.

La percentuale è comunque più alta di quella nazionale (10,3%) e decisamente più elevata rispetto a quella delle regioni del Centro (6,3%) e del Nord (4,9%) del Paese.

Le famiglie in stato di povertà relativa nell'isola sono aumentate di 200 unità, passando da circa 107.600 nel 2013 alle 107.800 l'anno scorso. Dal report 2014 su "Povertà ed esclusione sociale" elaborato sulla base dei dati dei Centri d'ascolto delle Caritas della Sardegna, emerge la punta dell'iceberg. 

Oltre 6.800 persone hanno chiesto aiuto almeno una volta agli operatori: sono ormai più uomini che donne, per l'incremento dei cosiddetti 'poveri inattesi', cioè separati o divorziati, pensionati, lavoratori precari, in cassa integrazione integrazione o in mobilità, ma anche impiegati, commercianti e piccoli imprenditori.

Ai Centri Caritas chiedono beni e servizi, sussidi per pagare bollette o tributi, ma anche opportunità di orientamento e coinvolgimento, come ha spiegato Raffaele Callia, responsabile della Caritas di Iglesias e del centro studi e ricerche della delegazione regionale Caritas della Sardegna.

Nella sola città di Cagliari i poveri assoluti sono circa 7mila, ha segnalato l'assessore dei Servizi sociali del Comune di Cagliari, Luigi Minerba, durante la presentazione del report stamane in municipio. Sono circa 3mila le famiglie cagliaritane che si rivolgono ai Servizi sociali.

"I segnali di miglioramento basati sugli ultimi dati macroeconomici rilevati dalla Banca d'Italia", ha precisato Callia, "ancora non hanno avuto effetti significativi sulle famiglie sarde.

Occorrerà forse più tempo per valutarne l'impatto positivo". A fine 2015 il numero delle persone che si saranno rivolte ai Centri d'ascolto delle nove diocesi della Sardegna è destinato a superare le oltre 6.800 censite l'anno scorso, concentrate soprattutto in quelle di Cagliari (26,3%) e Tempio Ampurias (20,3%).

Al disagio economico, quasi sempre collegata all'assenza o alla precarietà del lavoro si unisce la fragilità relazionale, che fa crescere il numero di poveri "inattesi" accanto a quelli "cronici", che vivono da anni in stato di indigenza.

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